Campagna istituzionale sul vino: al via una strategia condivisa per riaffermarne il valore culturale e socioeconomico
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In uno scenario internazionale attraversato da approcci semplificatori e spinte proibizioniste, Federvini sottolinea l’urgenza di un’iniziativa che restituisca al vino la sua dimensione autentica di bene culturale, simbolo dell’identità italiana, espressione del territorio, delle comunità e di una civiltà millenaria del “bere consapevole”. Una comunicazione strutturata, coerente e scientificamente fondata potrà rappresentare un argine efficace alla crescente delegittimazione di un patrimonio che appartiene non solo all’economia, ma alla storia e alla società italiane.
“Il vino italiano non è un artefatto di consumo: è un codice culturale, un archivio vivente del nostro paesaggio, del nostro lavoro e del nostro tempo - ha dichiarato il Cavaliere del Lavoro Prof. Piero Mastroberardino, Vicepresidente di Federvini e Coordinatore del Tavolo della Filiera del Vino -.” In un contesto sempre più incline alla reductio ad unum, in cui il vino rischia di essere classificato in modo ideologico e non contestualizzato, serve un’azione collettiva e responsabile che riaffermi la sua pluralità di significati. L’avvio di una campagna istituzionale rappresenta un atto necessario: non solo per difendere il comparto, ma per restituire al Paese uno sguardo maturo e identitario sul proprio patrimonio. Ringraziamo vivamenteil Presidente Meloni, i Ministri Lollobrigida – che ha coordinato i lavori - edUrso e il Sottosegretario Gemmato per l’ascolto e la visione condivisa. È il momento di mettere in campo competenze, rigore e spirito di responsabilità” ha proseguito Mastroberardino.
Federvini conferma il proprio impegno all’interno del Tavolo della Filiera del Vino, contribuendo alla costruzione di una strategia comunicativa che metta al centro l’educazione al consumo responsabile, i princìpi della dieta mediterranea e una narrazione che coniughi valore economico, sociale e culturale.