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25 Maggio 2025

Agricoltori europei in campo contro le ipotesi di modifiche alla Pac

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di Vittoria Alerici | in 
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Gli agricoltori europei scendono in campo contro l'ipotesi di accorpare i fondi della Pac ad altri programmi nel prossimo bilancio Ue a lungo termine. Togliendo quindi alla futura Pac la sua linea di bilancio dedicata. "Senza budget per la Pac, non c'è sicurezza", hanno gridato le associazioni di settore di vari Stati membri Ue che, guidate dal Copa-Cogeca, sono scese in piazza davanti alle istituzioni europee in una mobilitazione simbolicamente intitolata 'The Eu House of Cards', che ha preso le mosse mentre a Bruxelles Ursula von der Leyen delineava i tratti del prossimo bilancio a lungo termine.

Stando ai documenti sul tavolo di Palazzo Berlaymont, Bruxelles opterà per una struttura più semplice a tre pilastri - piani nazionali definiti tra Stati e Regioni, un Fondo per la competitività e un fondo per l'azione esterna - accorpando in un unico fondo più programmi, come la Pac e la Coesione, che oggi valgono insieme i due terzi del bilancio comunitario. Una rivoluzione in termini di struttura. "Modernizzati e più adatti alle sfide odierne, ma una cosa è molto chiara: Coesione e Pac saranno sempre al centro della nostra Unione", ha assicurato la presidente della Commissione Ue dal palco dell'annuale conferenza sul bilancio, come a voler rispondere ai timori di regioni e agricoltori.

"Quello del bilancio dell'UE non è semplicemente un aspetto tecnico, ma è una questione politica fondamentale, in particolare in relazione all'agricoltura - spiega il Copa-Cogeca -. In un momento in cui l'Europa si confronta con sfide interconnesse, dall'instabilità geopolitica e dall'incertezza economica e del diritto ai cambiamenti climatici e ai mutamenti nelle dinamiche del commercio globale, una cosa è chiara: la sicurezza alimentare è parte integrante della sicurezza europea. Senza una linea di bilancio chiara e tutelata a sostenere il quadro agricolo dell'UE, la politica agricola europea rischia di crollare come un castello di carte. Ecco perché il Copa e la Cogeca non possono accettare la fusione della politica agricola comune (PAC) all'interno di un fondo unico, eventuali tentativi di ulteriore rinazionalizzazione o una proposta affrettata sulla prossima PAC presentata a luglio insieme al quadro finanziario (QFP) post 2027, in particolare senza chiarezza sulle risorse finanziarie, strutture di governance o un'adeguata consultazione con il settore".
"L'Europa si è formata grazie all'agricoltura: vogliamo mantenere una politica europea comune in grado di dare le risposte ai cittadini in uno scenario geopolitico difficile e complesso", ha spiegato Massimiliano Giansanti, alla guida dell'iniziativa in quanto presidente di Copa e di Confagricoltura, evocando la necessità non solo di mantenere una politica agricola comune e "non nazionale", ma anche di riservarvi risorse finanziarie adeguate.
La proposta sul bilancio Ue a lungo termine è attesa non prima di metà di luglio: seguirà a stretto giro quella per la politica agricola comune.
Un appello delle associazioni agricole che arriva in un momento in cui il settore è sotto pressione a causa delle tensioni geopolitiche e dei cambiamenti climatici.

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