L’Italia consolida la propria leadership mondiale nell’export vinicolo per volumi e si conferma seconda per valore dopo la Francia. Nel 2024 le vendite all’estero hanno raggiunto 8,1 miliardi di euro (+5,5% sul 2023), con gli Stati Uniti in testa tra i mercati di destinazione: 1,9 miliardi di euro di importazioni (+10,2%). Nei primi sette mesi del 2025 l’export verso gli USA si è mantenuto stabile a 1,1 miliardi, in un contesto di consumi rallentati e prezzi in lieve flessione.
In questo scenario si inserisce l’evento Vinitaly Chicago, frutto della collaborazione tra Agenzia ICE, Veronafiere e Camera di Commercio di Chicago, con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura e quello degli Esteri. «In soli tre anni - ha dichiarato il Presidente ICE, Matteo Zoppas - abbiamo coinvolto 250 espositori e oltre 2.000 etichette, dando vita al primo grande evento dedicato esclusivamente al vino italiano negli Stati Uniti».
L’iniziativa, parte del piano Export della Farnesina, è diventata un punto di riferimento per la promozione del vino italiano oltreoceano. L’edizione 2025 ha riunito 44 aziende vitivinicole e 88 buyer da Stati Uniti, Messico e Canada, offrendo nuove opportunità di business e formazione per le imprese del settore.
Nonostante le sfide legate all’aumento dei dazi (saliti al 15% su vino e spirits europei dall’agosto 2025) e alla contrazione dei consumi, il mercato statunitense resta strategico. «Il vino italiano – ha aggiunto Zoppas – è sinonimo di qualità, tradizione e innovazione, e forma con la cucina italiana, candidata a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, un binomio identitario unico. Vinitaly Chicago consolida la presenza del Made in Italy negli USA, rafforza la nostra immagine e prepara il terreno per relazioni commerciali durature nel mercato più importante per il nostro export».
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Source: ICE