In tempo di dazi si punta a una terapia d'urto promozionale per il made in Italy che farà perno sul settore agroalimentare e sul vino. È quanto ha in mente il Governo e come emerso a Chicago nel corso della seconda edizione di Vinitaly Usa.
«Stiamo lavorando per prevedere in Finanziaria un consistente incremento delle risorse a disposizione di Italian trade Agency (Ita) per il prossimo triennio» dice il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida per la seconda volta a Chicago al fianco delle cantine italiane alle prese con l'offensiva tariffaria del presidente Trump.
Attualmente le risorse a favore di Ita-Agenzia per la promozione di tutto il made in Italy (non solo quello agroalimentare) ammontano a circa 150
milioni l'anno per tre anni e nella passata legislatura erano state tagliate da i8o a 150 l'anno. «Numeri ancora non ne possiamo fornire - ha spiegato Lollobrigida - ma il nostro obiettivo è arrivare a un forte incremento della dotazione». Al centro della strategia ci sarà il vino, prodotto simbolo dell'agroalimentare made in Italy.
«Insieme ai rappresentanti della filiera - ha aggiunto Lollobrigida - stiamo immaginando una grande campagna promozionale sul vino legata al riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio Unesco (atteso a fine anno) e del quale il vino è un elemento fondamentale. Vorremmo realizzare uno spot che parli ai giovani e spieghi loro che il vino è parte dell'identità e della cultura del nostro paese, è un ambasciatore dei territori e leva attrattiva per il turismo ma - soprattutto - racconteremo che il vino consumato con moderazione e legato ai pasti non è dannoso per la salute. E stiamo pensando a uno slogan, tra le ipotesi a me piace molto "c'è dentro l'Italia"».
Fonte: Il Sole 24 Ore