Il Ministero russo dell’Agricoltura sta lavorando ad una bozza di legge contenente restrizioni sui vini fermi, i vini spumanti e i vini liquorosi importati a partire da gennaio 2019.
Il provvedimento avrebbe l’obiettivo di sostituire le importazioni provenienti sia dall’Europa che da altri Stati esteri con le produzioni originarie dell’Unione economica euroasiatica composta dalla Repubblica di Armenia, la Repubblica di Bielorussia, la Repubblica del Kazakistan e la Federazione russa. Nei primi quattro mesi dell'anno le nostre esportazioni verso la Russia hanno già registrato un calo del 7,3% (vini e mosti): calo particolare per i vini aromatizzati (-78,6%) mentre continua l'ottimo andamento degli spumanti (+24,4%). Nel 2017 il nostro export aveva ottenuto una buona crescita rispetto all'anno precedente (vedi grafico). E l'Italia era riuscita a a mantenere invariata la quota di mercato, pari a circa il 30%. La Russia - come segnalail sito I numeri del vino - è uno dei pochi mercati nel mondo dove si bevono più spumanti italiani che francesi: 87 milioni di euro e 226mila ettolitri nel 2017, a rappresentare rispettivamente il 60% e il 68% del totale del mercato.
Il nuovo provvedimento aumenterebbe la presenza di vini di provenienza euroasiatica, incentivandone la produzione, grazie anche alle condizioni climatiche favorevoli di quei territori. (Fonte: FIVS)
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