Via libera dell'Europarlamento alle norme comunitarie sulle nuove tecniche genomiche, Ngt, in Italia denominate Tea, Tecniche di evoluzione assistita. Un testo molto atteso, destinato a rendere il sistema alimentare più sostenibile, con nuove varietà vegetali migliorate, più resistenti al cambiamento climatico e ai parassiti e che richiedano meno fertilizzanti e pesticidi. "Per riallacciare il legame che ha sempre unito l’Unione e i nostri agricoltori, abbiamo bisogno di mettere in campo strumenti adeguati a rendere il settore sempre più competitivo e sostenibile: il via libera di oggi alle nuove biotecnologie sostenibili rappresenta un passo fondamentale in questa direzione" ha commentato Paolo De Castro, membro del Parlamento. La proposta di Regolamento sulle Nuove tecniche genomiche è stata approvata con 307 voti a favore, 263 contrari e 41 astenuti.
“Come Parlamento - sottolinea l'eurodeputato membro della Commissione Agricoltura - ci siamo ancora una volta messi in ascolto dei bisogni delle nostre comunità rurali, lavorando per trovare un accordo ambizioso sulle nuove Tecniche ad evoluzione assistita, che porterà finalmente alla coltivazione in Europa di varietà vegetali che producono di più e meglio, riducendo in particolare l'uso di fitofarmaci e fertilizzanti."
Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri per la legge finale. Una decisione che è arrivata il giorno successivo all'annuncio del ritiro, da parte della Commissione Ue, della proposta sui pesticidi che prevedeva il taglio del 50% al 2030.
Con questa nuova regolamentazione, gli eurodeputati sono d'accordo con la proposta avanzata il 5 luglio dalla Commissione europea di suddividere le piante Ngt in due diverse categorie soggette a vincoli diversi, quella delle piante con mutazioni semplici (Ngt 1) ad un iter di autorizzazione veloce, esentate dalla maggior parte dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione Ue sugli Ogm; e la categoria che comprende tutte le altre piante (Ngt 2) prodotte con modifiche più complesse continueranno invece a essere equiparate agli Ogm. Le Tea, infatti, prevedono mutazioni utilizzando geni che provengono dalla stessa specie e quindi indistinguibili a quelle che si originano in natura.
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