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È stato pubblicato sul portale istituzionale del Mipaaf l’avviso, con il relativo regolamento operativo, sulle modalità di presentazione delle domande di accesso alla misura del Parco Agrisolare, già disciplinata dal Decreto ministeriale 25 marzo 2022 recante interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare», successivamente modificato dal Decreto ministeriale 14 luglio 2022 recante ulteriori disposizioni in materia di attivazione della misura PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2 «Parco Agrisolare».

In estrema sintesi, si tratta dello strumento finanziario scelto dal Governo nell’ambito del PNRR per finanziare la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo e agroindustriale.

La dotazione finanziaria ammonta a 1,5 miliardi di euro, così ripartiti:

  • 1,2 miliardi di euro per la realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria;
  • 150 milioni di euro per la realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli. Si considerano prodotti agricoli i prodotti elencati nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Allegato 5);
  • 150 milioni di euro per la realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

I beneficiari della misura sono gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, e le imprese agroindustriali, in possesso dei codici ATECO individuati dall’avviso (Allegato 6). Per i settori di interesse della Federazione, sono presenti, per le aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria, i codici 01.21.00 Coltivazione di uvamentre per le aziende nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli i codici 10.84.00 Produzione di condimenti e spezie, 11.01.00 Distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici, 11.02.10 Produzione di vini da tavola e v.q.p.r.d. e 11.02.20 Produzione di vino spumante e altri vini speciali. Nei casi di grandi imprese, il beneficiario deve descrivere nella domanda la situazione in assenza di aiuti, indicare quale situazione è specificata come scenario controfattuale o progetto o attività alternativi e fornire documenti giustificativi a sostegno dello scenario controfattuale descritto nella domanda.

Le domande di aiuto potranno essere presentate esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE all’indirizzo www.gse.it a decorrere dalle ore 12:00 del 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Si evidenzia che, trattandosi di una procedura a sportello (primo arrivato primo servito), le domande saranno soddisfatte fino all’esaurimento delle dotazioni assegnate a ciascuna categoria di soggetti proponenti.

Potranno essere finanziati gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp realizzati sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola e agroindustriale, a seconda dei casi. Più precisamente, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica aziendale, compreso quello familiare. Per “fabbisogno energetico dell’azienda” si intende il fabbisogno energetico delle utenze elettriche e termiche che insistono sul medesimo sito produttivo/unità locale in cui è ubicato il fabbricato/edificio/manufatto destinatario dell’intervento da realizzare.

Possono altresì essere finanziati uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, connessi con l’installazione dei pannelli fotovoltaici:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Più precisamente, sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • per la realizzazione di impianti fotovoltaici, l’acquisto e la posa di moduli fotovoltaici, invertersoftwaredi gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, costi di connessione alla rete fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 50.000,00. Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 1.000,00/Kw a colonnina;
  • per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria), demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/Kwp.

Sono altresì ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000,00, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo soggetto beneficiario. Le aliquote dell’aiuto variano dal 40% al 30% della spesa ammissibile, secondo quanto previsto nelle tabelle 1A (aziende agricole attive nella produzione primaria), 2A (imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli) e 3A (imprese di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli) del DM 25 marzo 2022.

I lavori per la realizzazione degli interventi previsti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda d’aiuto: tutte le spese sono ammissibili a partire dal medesimo termine. I beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro diciotto mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei progetti ammessi a finanziamento e comunque entro il 30 giugno 2026.

 

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