Conai, dopo aver valutato lo scenario attuale della filiera del riciclo degli imballaggi e i pareri dei Consorzi Ricrea, Cial, Comieco, Corepla e Coreve, ha stabilito durante l’ultimo Consiglio d’amministrazione una nuova diminuzione del contributo ambientale (o Cac) per gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro.
L’evoluzione dei ricavi da vendita di questi cinque materiali a riciclo, nel 2021, è stata sorprendente. I loro valori di mercato, in continua crescita, hanno generato effetti economici più che positivi per il Sistema consortile, che hanno consentito di ridurre ancora la maggior parte dei contributi ambientali. Questo nonostante la crescita complessiva della raccolta differenziata degli imballaggi.
Una conferma della flessibilità del Sistema Conai, in grado di adeguarsi rapidamente ai mutamenti di contesto senza mai pregiudicare la tutela degli interessi ambientali. Una rapidità che sarà sempre più necessaria in futuro, per affrontare congiunture sia positive, come quella attuale, sia negative.
Le riduzioni saranno in vigore dal 1° luglio 2022.
Conai si riserva di fare una nuova analisi dopo i mesi estivi, verificando con i Consorzi la possibilità di ulteriori interventi su tutte le filiere che potranno entrare in vigore dall’inizio del prossimo anno. Si stima che le riduzioni appena approvate porteranno alle aziende risparmi da Cac pari a circa 90 milioni di euro già nel corso di quest’anno. Queste le variazioni del Cac in sintesi:
Contestualmente il Consorzio ha deciso che, dal 1° gennaio 2023, gli imballaggi in plastica saranno classificati in nove fasce con differenti valori contributivi, anziché nelle cinque attuali, continuando nel percorso di allineamento ai criteri di modulazione del contributo ambientale indicati dalla legge, in particolare di elementi – con i relativi impatti economici – quali durevolezza, riparabilità, selezionabilità, riutilizzabilità, riciclabilità e presenza di eventuali sostanze pericolose.
Ultima novità, sempre in vigore dall’inizio del nuovo anno, l’avvio di un primo progetto di semplificazione che consentirà l’abolizione delle dichiarazioni periodiche del contributo ambientale, qualora si mettano a disposizione di Conai alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche emesse dai produttori e dai commercianti di imballaggi.
Gli imballaggi in vetro
Il valore del Cac per il vetro passa da 33 euro/tonnellata a 29 euro/tonnellata. Il contesto politico-economico vede il rottame di vetro come un materiale sempre più richiesto, i cui valori di mercato continuano a crescere. Vi si aggiunge un miglioramento oltre le aspettative dei dati di immesso al consumo per questo materiale, che contribuisce a rendere possibile una nuova diminuzione del contributo ambientale.
Dal 1 luglio 2022 il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in vetro si stima in 5,5 milioni di euro circa, che si sommano agli oltre 11 milioni di euro di risparmio generati già a partire dal 1° gennaio 2022 con la precedente riduzione a 33 euro/tonnellata.
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