Siamo in un momento difficile, non solo legato alla guerra e alla crisi energetica, perché il sistema vino è per la prima volta sotto attacco a livello europeo di consumi ed etichetta. Lo ha ribadito la presidente di Federvini Micaela Pallini ad Agricolae a margine della tavola rotonda La cultura del vino, un modello mediterraneo, organizzato a Vinitaly. Si sta prendendo una deriva proibizionistica molto accelerata che porta a discussioni poco centrate e realistiche sul vero modo di consumo, specialmente in Italia dove cè un consumo responsabile, ha spiegato. "Vogliamo riportare la discussione nell'alveo della correttezza, dunque educare al consumo responsabile e al vino di qualità. La guerra ha fatto sì che alcuni mercati, come quello appunto russo e ucraino, si siano chiusi. Stiamo chiedendo dunque al governo di aiutarci a trovare nuovi sbocchi. Ci sono alcuni mercati asiatici sicuramente importanti come la Corea del Sud e la Cina, oltre agli USA che sono il mercato più redditizio che adesso è però in difficoltà per problemi legati alla logistica. Quello del vino è un mercato che va assolutamente tutelato ed educato, abbiamo infatti visto da alcune indagini emerse qui a Vinitaly come i giovani consumatori si stiano allontanando dal mondo vino".
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