I Liquori e i Cordiali italiani continuano a essere ostaggio di una disputa legata alla querelle aerospaziale tra Usa ed Europa e stanno pagando gravissime conseguenze del dazio del 25% introdotto dall’amministrazione Trump nell’ottobre 2019 e confermato ieri dall’organo statunitense Ustr (United States Trade Representative).
"Le perdite del nostro settore, già messo a durissima prova dalla situazione pandemica, sono ingenti e rischiano di indebolire in via definitiva le aziende italiane in un mercato prioritario - dichiara Micaela Pallini, presidente del Gruppo Spiriti di Federvini - Secondo i dati delle Dogane USA, l’export dei nostri prodotti ha subito nel 2020 una discesa a picco registrando una flessione del 40%, pari a circa 65 milioni di euro”.
“I problemi degli scambi commerciali, inclusi dazi e Brexit, devono essere posti al centro dell’agenda politica del nuovo Governo. Centinaia di imprese e decine di migliaia di occupati di questo importante comparto dell’agroalimentare italiano rischiano di pagare un prezzo altissimo per i passati immobilismi che stano amplificando i già enormi danni subiti a causa della pandemia”.
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