Danni su un'area di circa 400 ettari, che equivalgono a quasi il 5% della superficie vitata complessiva della denominazione (8.300 ettari) Amarone. E' la prima stima dei danni, riscontrata dai tecnici del Consorzio tutela vini Valpolicella e dagli enti regionali preposti, del violento nubifragio che si è abbattuto ieri anche sulle terre dell’Amarone.
In particolare, San Pietro in Cariano e Verona sono risultati i due comuni (su 19) significativamente danneggiati in termini di resa. Secondo il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini: “Stiamo collaborando con gli enti preposti anche per quantificare la perdita economica, l’area interessata è per fortuna circoscritta ma allo stesso tempo violentemente danneggiata in vigna e anche a livello ambientale, come ha potuto riscontrare anche il governatore Luca Zaia, che ringraziamo per sostegno e presenza”.
Il violento nubifragio che ha colpito le province di Verona, Vicenza e Padova ha interessato maggiormente altre aree, dal centro di Verona, drammaticamente colpito anche nelle colline attorno a Castel San Pietro, alla fascia a monte dell’Adige che si estende verso Pescantina, con appendice a sud-est di San Pietro in Cariano.
"Dispiaciuti per alcuni colleghi purtroppo fortemente danneggiati, ci accingiamo ad iniziare anche in Veneto la vendemmia 2020 con la prospettiva di un’ottima annata, dal punto di vista quantitativo e qualitativo” ha commentato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e Federvini.
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