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Il governo britannico ha deciso di sospendere per 9 mesi dalla data di abbandono della Ue l’applicazione dei certificati import - VI-1 forms - per i vini in arrivo dall’Europa. Una buona notizia, accolta con favore anche dalla WSTA, la Wine and Spirit Trade Association britannica che ha definito la decisione “una vittoria per le aziende e per i consumatori”.

Whitehall aveva già accettato la sospensione di queste certificazioni ma poi a settembre aveva deciso il contrario. L’applicazione delle nuove regole avrebbe dovuto scattare nell’eventualità di una Brexit no-deal: le norme sarebbero state applicate sia ai vini europei in entrata in Gran Bretagna che viceversa.

La WSTA aveva avvertito che la normativa sarebbe costata almeno 70 milioni di sterline l’anno all’industria del vino inglese. Ha anche avvertito che l’introduzione immediata della 

VI-1s oltre ad essere quasi impossibile all’inizio, avrebbe aggiunto un costo di 10 p su ogni bottiglia di vino.

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