Al via un censimento delle vigne urbane nel mondo
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La Urban Vineyards Association nasce con l'intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane e di valorizzarlo sotto il profilo culturale e turistico, rendendolo produttivo per la collettività e per il futuro nel rispetto dell'ambiente, attraverso politiche vitivinicole e sociali di integrazione e sostenibilità. Al momento le vigne urbane consociate sono oltre venti in dieci Paesi in quattro continenti, dal Clos Montmartre a Parigi a San Francesco della Vigna a Venezia fino a Barcellona, Lione, Salonicco, Los Angeles, ma le adesioni sono in crescita e per la seconda edizione della Giornata Mondiale della Vigna Urbana, ad ottobre 2025, si punta ad una lista ben più vasta.
"Stiamo lavorando - ha annunciato il presidente Purrello - ad un censimento mondale e stimiamo di incontrare entro l'anno circa 150 vigne urbane. Ce ne sono diverse in Giappone, Taiwan e in Argentina. Molte sono reliquie che preservano antiche tecniche agronomiche o si specializzano in sperimentazioni enologiche per ambienti vulcanici o lagunari. Altre si distinguono per l'impegno sociale, come la cooperativa di Barcellona che coinvolge in vigna lavoratori con disabilità motorie, così come la cooperativa di Londra che punta all'integrazione in un ambiente naturale dei ragazzi del quartiere con precedenti penali. Mentre altre vigne urbane sono veri e propri hub di arti creative in dialogo con la città circostante".
photo credit: Urban vineyards association