Itinerari

Federvini consiglia i posti da visitare e gli itinerari da seguire per apprezzare ogni sfumatura dello stile di vita mediterraneo.

Una guida per raccontare il vino attraverso l’accoglienza. È stata appena presentata la Guida alle Cantine edita da Made in Piedmont (associazione che raccoglie oltre 80 importanti cantine della Regione). Racconta i vitivinicoltori, che in Piemonte sono spesso gli stessi proprietari della cantina, tipicamente a conduzione famigliare, e i servizi messi a disposizione dell’enoturismo, dalle semplici degustazioni alle passeggiate in vigna, dalla possibilità di dormire tra i filari al ristorante allestito “tra le botti”, dalle cooking class alle attività all’aria aperta: e-bike, equitazione, wine-trekking, picnic, yoga e arte tra i filari.

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L’enoturismo esperienziale, diretta conseguenza di un consumo “culturale” del vino, è ormai un trend consolidato, che fa della cantina il centro di riferimento per la promozione e la valorizzazione delle attività turistiche sul territorio, non necessariamente legate all’enogastronomia. Un fenomeno che non vede crisi. A livello globale, enoturismo e turismo gastronomico valgono (dati World Tourism Organization), qualcosa come 77 miliardi di dollari, di cui 3,5 miliardi vengono assorbiti dal nostro Paese, per un totale di 14 milioni di visitatori in giro per le colline italiane. 

Il profilo dell’enoturista è quanto mai interessante: spende in media 85 euro al giorno, che salgono a 160 quando pernotta. Nello specifico per una cantina dotata di accoglienza gli enoturisti incidono in media per il 26,9% sul fatturato e costituiscono il più efficace canale di vendita diretta e fidelizzazione. 

«La nostra Guida alle Cantine, prima nel suo genere», spiega Gianni Gagliardo, produttore e presidente dell’Associazione Made in Piedmont, «ha lo scopo di facilitare il viaggio dei visitatori alla scoperta del Piemonte del vino, aiutandoli a pianificare le tappe. Ogni produttore è unico: si distingue per carattere e personalità. È questo che rende peculiare il suo modo di fare il vino e di offrirlo ai suoi ospiti».

La Guida alle Cantine dell’Associazione Made in Piedmont descrive i quattro principali territori vitivinicoli del Piemonte: le Langhe, il Roero, il Monferrato e le Terre del Gavi, ciascuno dei quali illustrato con mappe e notizie di interesse turistico. Il viaggio si snoda su 31 comuni piemontesi e 56 produttori, raccontati attraverso schede che “simulano” la visita in cantina e contengono tutti i servizi offerti, fornendo per ciascuno il contatto diretto alla prenotazione o alla richiesta di informazioni. 

Accanto alla guida cartacea, l’Associazione Made in Piedmont ha creato il relativo portale (guidaallecantine.com). Qui le mappe diventano geolocalizzate e c’è la possibilità di gettare un “occhio sui vigneti” grazie alle wine webcam installate sui meravigliosi paesaggi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità Unesco.

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