Il governo britannico intende cambiare la definizione legale di vino dopo la Brexit, per riflettere la domanda di versioni a basso contenuto alcolico della bevanda. La modifica fa parte di un più ampio pacchetto di misure volte a promuovere l'enologia britannica in seguito all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Il governo afferma che la Brexit rappresenta un'"opportunità unica" per rivedere le "troppo complesse" normative comunitarie che regolano il settore.
Per legge, il vino deve essere prodotto dalla fermentazione alcolica del succo d'uva. Le versioni analcoliche e a basso contenuto alcolico sono prodotte rimuovendo l'alcol in un secondo momento attraverso una serie di tecniche. Tuttavia, per essere etichettato come "vino", attualmente deve avere un minimo di 8,5% ABV, o 4,5% per alcune marche di vino che possono essere prodotte solo in determinate regioni. Queste regole di denominazione non si applicano alla birra o al sidro a bassa gradazione alcolica, che sono più facili ed economici da produrre e sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni. Ora il governo ha confermato l'intenzione di abbassare il valore minimo di ABV allo 0% per tutti i tipi di vino, a seguito di una consultazione sull'argomento.
Il direttore politico della Wine and Spirit Trade Association, Simon Stannard, ha osservato che saranno necessarie "ulteriori descrizioni" per mantenere la fiducia dei consumatori.
Maggiori informazioni qui: Wine definition to be watered down in post-Brexit move - BBC News
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