L'arte del bere

Un panorama a 360° all'insegna del gusto e dello stile mediterraneo

Fino a pochi anni fa sarebbe sembrato impossibile. Eppure, la produzione di vino appena sotto il circolo polare artico è diventata ultimamente sempre più praticabile. Colpa del riscaldamento globaleche spinge i produttori di vino a cercare climi più freschi, dove poter piantare varietà di uva resistenti al gelo.

Danimarca, Norvegia e Finlandia sono tre di questi luoghi, ma è la Svezia che probabilmente salirà alla ribalta nel 2023.

"Perché ora?" si chiede il sito britannico The Drinks Business. Nel dicembre 2021, la UE ha concesso alla Svezia il permesso di utilizzare varietà ibride nei suoi vini a denominazione. Le norme aggiornate sono state concepite per consentire l'uso di uve più resistenti a malattie come la peronospora e l'oidio, il che significa che i vigneti richiedono pochi o nessun trattamento con pesticidi o spray. Quindi, non solo le uve sono più resistenti alle malattie, ma spesso sono anche coltivate in modo biologico, alimentando una tendenza crescente in tutto il mondo. L'uva predominante utilizzata per la produzione dei bianchi svedesi è il Solaris, un ibrido sviluppato a partire dal Riesling e dal Pinot grigio.

Il secondo motivo per cui probabilmente inizieremo a vedere più vino svedese sugli scaffali è che ora viene esportato a livello internazionale su una scala più ampia. Per la maggior parte dei Paesi le vendite internazionali sono un dato di fatto, ma per la Svezia, che ha un rigido monopolio statale sulle vendite di alcolici, il cambiamento è più significativo. Con il divieto di vendita nelle cantine e la possibilità di vendere alcolici con un tenore di ABV superiore al 3,5% solo attraverso la catena svedese di vendita al dettaglio Systembolaget, negli ultimi decenni i progressi sono stati ostacolati.

Nel 2007 sono state autorizzate le esportazioni per il consumo privato e da allora una raffica di iniziative vinicole online ha aperto il mercato. Oggi è possibile acquistare il vino svedese direttamente dai vigneti del Paese tramite una società di e-commerce.

Nel 2020, la Svezia ha esportato vino per un valore di 21,7 milioni di dollari. Nel 2021, questo valore è cresciuto a circa 26,3 milioni di dollari, mostrando una tendenza positiva. Tuttavia, tra l'agosto 2021 e l'agosto 2022, le esportazioni di vino svedese sono diminuite del 6,68%, soprattutto a causa della riduzione delle esportazioni verso il mercato chiave della Danimarca, forse perché la Danimarca stessa ha iniziato a produrre più vino.

Resta da vedere se il 2023 sarà l'anno in cui il monopolio svedese verrà messo in discussione, ma la Swedish Trade Organisation for Oenology & Viticulture sta lasciando intendere che ci sia spazio per espandere i circa 150 ettari di vigneti piantati nel Paese, una mossa che sembra promettente per le sue 40 aziende vinicole commerciali.

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