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L’Assemblea dell’Associazione di Distretto, tenutasi lo scorso venerdì 12 novembre, ha eletto il suo nuovo portavoce: presidente dell’Associazione del Distretto Rurale del Chianti è stato nominato Luigi Cappellini dell’azienda Castello di Verrazzano di Greve in Chianti, che succede a Tommaso Marrocchesi Marzi dell’azienda Bibbiano di Castellina in Chianti. Rimane invece, nel ruolo di vice presidente, Paolo Sottani, primo cittadino di Greve in Chianti.

Fare sistema per attrarre investimenti e promuovere la qualità del territorio: su questo presupposto si fonda il Distretto Rurale del Chianti, nato nel 2017, nell’area corrispondente alla zona di produzione del vino Chianti Classico Gallo Nero. Coinvolte nel Distretto, le amministrazioni comunali del territorio assieme al Consorzio Vino Chianti Classico, al Consorzio Olio Dop Chianti Classico e alla Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico. L’obiettivo comune è quello di favorire l’integrazione economica e sociale, culturale e turistica, nel rispetto della conservazione e riproduzione degli equilibri naturali per arrivare a una programmazione condivisa degli interventi. 

Il Distretto del Chianti è già operativo da alcuni anni e ha l’obiettivo principale di porsi come punto di riferimento del territorio per le politiche di sviluppo, in grado di intercettare risorse, sia interne che esterne, e di realizzare un progetto economico territoriale pluriennale con una particolare attenzione ai temi di natura ambientale, urbanistica e paesaggistica.

“Mi preme innanzitutto ringraziare i soggetti costitutivi del Distretto Rurale per la condivisione del mio nome per la carica di Presidente dell’Associazione di Distretto – dichiara Luigi Cappellini - una grande responsabilità che assumo con l’impegno di fare e fare bene. Ringrazio in particolare Tommaso Marrocchesi, il mio predecessore, per l’importante lavoro fino ad oggi svolto. L'obiettivo principale dell'Associazione è quello di andare incontro alle esigenze del territorio, realizzando un progetto economico in grado di facilitare le attività di impresa e stimolare le attività culturali e sociali, migliorando le condizioni di residenza nel nostro territorio. Per fare questo è imprescindibile tenere conto delle esigenze del comprensorio chiantigiano, in particolare la salvaguardia delle produzioni agricole di eccellenza e la costituzione delle condizioni per l’avviamento di nuove attività economiche, per il miglioramento delle reti digitale, idrica, dell’energia e della mobilità, temi molto sentiti e partecipati a cui stiamo dando e continueremo a dare risposte concrete. Il Distretto è infine il mezzo migliore per tenere vivi gli impegni di Pontignano, che costituiscono una sorta di carta costituzionale per il nostro magnifico territorio”.

 

 

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