Si è tenuto a Bilbao il primo congresso sui vini "sottomarini". Produttori, enologi, biologi, critici ed esperti si sono riuniti per discutere delle particolarità dei vini che maturano sott'acqua. Molti ritengono di avere le prove secondocui questi vini invecchiano bene e più velocemente. L'importante - è stata una delle conclusioni del congresso - è che l'intera operazione venga effettuata in maniera professionale, con controlli efficaci. "Non basta mettere quattro bottiglie in fondo al mare" ha affermato Borja Saracho, co-fondatore di Crusoe Treasure, produttore specializzato in questo tipo di affinamento (normalmente ai suoi vini dopo l'affinamento in barrique vengono aggiunti almeno 8 mesi di conservazione sottomarina con il costante monitoraggio di telecamere e sensori che controllano il processo 24 ore su 24).
"Devo ammettere che ero un po' scettica prima di provare il vino invecchiato sott'acqua - ha aggiunto l'enologa Marilena Bonilla -. Ma sono stata davvero entusiasta di come si erano evoluti. Era come se fossero stati in bottiglia un altro anno, avevano acquisito maturità e rotondità".
Nel corso dell'ultimo Vinitaly l'Ais (Associazione italiana sommelier) ha organizzato per la prima volta una degustazione comparata di vini affinati sott’acqua.
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