News

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – Regione Europa ha adottato integralmente la propria risoluzione che ha come obiettivo il contrasto al consumo dell'alcol e la riduzione del 10% del consumo pro capite entro il 2025, ma che di fatto mette in crisi un comparto, quello europeo del vino e degli alcolici. Secondo gli operatori del settore, quanto disposto a Tel Aviv nel documento Oms “European framework for action on alcohol 2022-2025” si discosta da quanto previsto dalla Global alcohol strategy approvata lo scorso maggio dalla stessa Oms e dalla votazione al Cancer plan da parte del Parlamento europeo che avevano rimarcato l’esigenza di focalizzare l’azione sul consumo dannoso di alcol.

Il risultato emerso dal voto è una scure per il mondo degli alcolici e l’inizio di una nuova ondata proibizionista per il settore. Tra le politiche che l’organizzazione proporrà ai Paesi interessati vi sono l’aumento della tassazione, il divieto di pubblicità/promozione/marketing in qualsiasi forma, la diminuzione della disponibilità di bevande alcoliche, l’obbligo di health warning in etichetta e un nuovo approccio alla concertazione delle politiche che vedrebbe totalmente escluso il settore dal dibattito.

Il testo si basa sul concetto di consumo “no safe level”, solo qualche mese fa fortemente contestato in sede di voto al Cancer plan dell’Europarlamento.

“È una notizia che ci preoccupa profondamente – spiega Vittorio Cino, Direttore Generale di Federvini – è prevalsa una linea demonizzante e proibizionistica. Il documento dell’Oms Europa non fa alcuna distinzione tra consumo e abuso e criminalizza di fatto milioni di consumatori e centinaia di migliaia di produttori.  E’ un chiaro tentativo di influenzare il dibattito europeo che è in corso a Bruxelles in materia di etichettatura e corretta informazione del consumatore. Riteniamo che imporre ricette di questo tipo, composta da tassazione, messaggi allarmistici e restrizioni normative, sia non solo dannoso ma del tutto inutile. I risultati sul campo, e non gli astrusi algoritmi presentati, dimostrano che il proibizionismo ha sempre fallito. Spiace che in sede di riunione Oms a Tel Aviv la voce dell’Italia non sia pervenuta. Purtroppo, non è la prima volta, in sede Oms. Al di là di dichiarazioni stampa e comunicati ufficiali, sarebbe necessario che il Governo italiano intervenisse sui tavoli internazionali in maniera diretta, senza timidezza ed esprimendo il suo punto di vista ufficiale”. 

Leggi il documento di Tel Aviv.

 

Sì dell’Europarlamento alle nuove misure sugli imballaggi - Vino e spiriti esclusi dal riuso

25-04-2024 | News

Il 24 aprile il Parlamento europeo ha dato il via...

Pubblicato regolamento su indicazioni geografiche

23-04-2024 | Normative

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 23 aprile 2024 è...

All’Accademia dei Georgifili si celebra il centenario di Oiv

23-04-2024 | Arte del bere

Festa a Firenze per i 100 di vita dell'Organizzazione internazionale...

Il labirinto della vite: un viaggio sensoriale nell'enologia e nell'arte

23-04-2024 | Arte del bere

Nel cuore dei comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta, la...

Aumento delle accise sul vino in Russia: come influirà sui prezzi al consumo?

23-04-2024 | Estero

L'aumento delle accise sui prodotti vinicoli in Russia non dovrebbe...

Sughero vs vite: un dibattito sulla sostenibilità delle chiusure nel mondo del vino

23-04-2024 | Studi e Ricerche

L'uso dei sugheri rispetto alle chiusure a vite nel mondo...

© 2024 Federvini - Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini.

Please publish modules in offcanvas position.