Collegare lo schedario viticolo al registro telematico; abolire il contrassegno fiscale sulle confezioni dei prodotti; programmare i controlli in cantina. Sono questi i tre impegni che il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha preso con il settore vitivinicolo in occasione dell’Assemblea generale Federvini, che si è svolta a Roma lo scorso 8 giugno.
“Abbiamo bisogno di un sistema semplificato” ha detto Brunetta, ricordando che, oltre a essere Ministro, da dieci anni è anche produttore di vino. Il primo punto in particolare è una richiesta che sta molto a cuore al settore: “Cercherò di portare a casa questa riforma entro l’autunno - ha ribadito - perché non è accettabile dover compilare due volte i moduli con le stesse dichiarazioni di vendemmia”.
Sui controlli, invece, la proposta è di un modello comportamentale cooperativo, “ben vengano i controlli, ma non come sistema vessatorio. Per questo è importante poterli programmare, in modo che non creino problemi durante le fasi di lavoro”. Infine, l’abolizione del contrassegno sui prodotti destinati al mercato nazionale: chiama in causa anche l’Agenzia delle entrate (con cui è da vederne la fattibilità) e dovrebbe prevedere la possibilità di digitalizzare completamente i dati delle aziende.
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