Il Consorzio Vini Venezia traccia il bilancio di fine anno e presenta i dati di quello che è stato senza dubbio un 2020 particolare sotto molti punti di vista, ma che chiude con un segno più per quanto riguarda i dati dell’imbottigliamento.
“Ottimo risultato per la denominazione Venezia Doc – commenta Stefano Quaggio, direttore del Consorzio Vini Venezia - che complessivamente ha registrato un +17% di imbottigliato rispetto allo stesso periodo del 2019 (68.559,54 hl nel periodo gennaio-novembre 2020). A trainare la crescita della denominazione in particolare l’aumento del dato relativo al Pinot Grigio Venezia che ha segnato un +30,4% rispetto al medesimo periodo 2019, prodotto sia nella versione classica che rosata. L’anno 2020 è stato senza dubbio poco prevedibile ma l’osservazione dei dati mese per mese ci ha rassicurato nel rilevare che tutto il comparto della Doc Venezia è riuscito a tenere molto bene per quanto riguarda il posizionamento in Gdo. Andamento positivo che è stato confermato fino alla fine dell’anno da questi ultimi dati incoraggianti”.
Bene anche le altre tipologie della denominazione, con il Venezia Doc Chardonnay che chiude con un +4,3% e il Venezia Doc Cabernet Sauvignon con un +2%. Per quanto riguarda il dato dell’imbottigliamento complessivo delle 5 denominazioni, il Consorzio Vini Venezia ha registrato da gennaio a novembre 2020 un +4,4% rispetto al 2019, con un dato complessivo di 79.833,72 hl.
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