Se i ragazzi italiani bevono meno e meglio dei loro coetanei del resto d’Europa forse il merito è anche di manifestazioni come Vini nel Mondo, capaci di convogliare per le piazze di Spoleto 200.000 persone per festeggiare una divertente ‘Notte Bianca’ fatta di musica, vino e zero incidenti (con tanto di complimenti delle autorità).
La manifestazione umbra che riunisce il meglio dell’eccellenza enologica italiana è famosa anche per questo: essere capace di coinvolgere i giovani facendoli divertire, ma educandoli anche a un comportamento consapevole verso una delle produzioni più rappresentative del Made in Italy. Merito anche dei due brillanti direttori artistici della rassegna: Fede & Tinto che hanno trasferito a Vini nel Mondo il loro modo di parlare di vino, competente ma leggero, con cui sono soliti intrattenere gli ascoltatori di Radio2 Rai “Decanter”.
Quest’anno Vini nel Mondo rilancia il suo impegno all’educazione al bere grazie a uno degli incontri più attesi della rassegna che si svolgerà domenica 31 maggio alle ore 16 in piazza Duomo. Si intitola Odori Colori, Sapori. Percorso di educazione al gusto e a un comportamento consapevole. Moderati da Fede e Tinto dibatteranno sul tema Andrea Sartori, Presidente dell’Unione Italiana Vini, Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini, Giampaolo Emili, Presidente Associazione Arte, Gusto e Cultura. All’incontro è prevista la partecipazione del Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia.
Si parte da un dato incoraggiante emerso dalla ricerca realizzata dalla ISPO di Renato Mannheimer per conto di Federvini che ha indagato le abitudini sul bere dei giovani italiani, comparandole con quelle dei coetanei di altri tre Paesi europei: il Regno Unito, la Francia e la Germania. Rispetto a queste nazioni la nostra tendenza ad eccedere con l’alcol tocca una parte minoritaria della popolazione e varia molto al variare dell’età.
Anche se il fenomeno dell’alcolismo giovanile resta preoccupante, i nostri ragazzi consumano meno bevande alcoliche rispetto agli altri Stati e, altro aspetto confortante, dopo i 19 anni la tendenza allo sballo alcolico diventa decisamente minore. Esiste, insomma, uno ‘Stile mediterraneo’ caratterizzato da un consumo di bevande alcoliche diluito nel corso della settimana, ai pasti e con modalità conviviale, soprattutto in un contesto familiare o di amicizia. Da noi, ad esempio, bere uno o due bicchieri di vino durante i pasti è cosa consueta, mentre in Germania la maggioranza assoluta degli intervistati preferisce concentrare il consumo di alcol in un unico giorno. Ed è importante che l’80% degli italiani dica di “amare bere poco ma bene” e il 70% riconosce che “saper bere bene è una vera e propria arte”.
Sulla base di questi dati l’incontro si pone la questione se l’educazione al gusto non sia un valido deterrente contro ‘lo sballo’ giovanile. Saper conoscere un vino, apprezzarne il gusto e la storia, mettendolo in relazione con le caratteristiche di un luogo, significa dare un senso particolare ad una serata con amici senza conseguenze su salute e patente. Proprio quello che accadrà a Vini nel Mondo.
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