Alla data del 31 marzo 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti oltre 54 milioni di ettolitri di vino, 5,9 milioni di ettolitri di mosti e oltre 260 mila di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). La quantità di prodotti in giacenza è leggermente inferiore rispetto alla stessa data dello scorso anno, quando i vini presenti in Italia erano 56.285.480 ettolitri, i mosti erano 6,5 milioni di ettolitri e 338.589 erano gli ettolitri di VNAIF. Inoltre, lievissimo è il calo rispetto alle giacenze registrate il 23 marzo 2020.
Oltre il 57% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10%) e Verona (9%). Le due predette province detengono più vino (10,4 milioni di ettolitri) rispetto alla Puglia e Sicilia sommate assieme (9,2 milioni di ettolitri).
Il 51,5% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (52,1%). Il 26,5% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (55,1%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,3% del totale. Il restante 20,7% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 40,8% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (57,0%).
In llegato il Report completo.
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