Vini italiani di prestigio sempre più riconosciuti nel mercato delle etichette da investimento. Dal 2015 il valore dei fine wine trattati sul mercato secondario dalla società britannica Liv-ex è cresciuto da 2 a 5 milioni di sterline. Nel decennio il numero dei vini italiani commercializzati è salito del 1.500%.
Fonte: Liv-ex
Sotto la lente in particolare Supertuscan, Barbareschi e Baroli. L’Italia - rivela Liv-ex - è oggi il terzo gruppo di vini trattati, dopo Bordeaux e Borgogna. Da inizio anno inoltre l’Italy 100, l’indice dedicato ai nostri fine wine ha ottenuto un +5,15%. La quota italiana di transazioni (in valore) è salita da 2% nel 2010 all'8,5% nei primi nove mesi del 2019.
Fonte: Lix-ex
Tutti gli altri indici hanno visto un rallentamento: Bordeaux 500 (-0,7%), Bordeaux Legends (-1,67%), Burgundy 150 (-2,31%), Rest of the World 50 (-0,52%).
L'unico altro indice in crescita, oltre a Italy 100, è lo Champagne 50 (+2,49%).
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