Una start-up della Silicon Valley ha lanciato una tecnologia che, afferma, è in grado di replicare il sapore degli alcolici invecchiati in botte nel giro di pochi giorni. Bespoken Spirits sostiene che il suo metodo consentirebbe alle distillerie un risparmio di almeno 20 milioni di dollari perché eviterebbe la cosiddetta, ”quota degli angeli”, cioè quanto viene perso per evaporazione durante il lungo invecchiamento in botte. La tecnologia, in attesa di brevetto, migliorerebbe aroma, colore e sapore di uno spirito, rendendolo commerciabile in un tempo ristrettissimo. Martin Janousek, cofondatore e scienziato dei materiali di Bespoken Spirits, ha affermato che il processo dell'azienda utilizza "elementi naturali, legno, pane tostato e brace".
La start-up statunitense ha recentemente annunciato un finanziamento iniziale di $ 2,6 milioni da diversi investitori, tra cui TJ Rodgers, proprietario della cantina Clos de la Tech nelle montagne di Santa Cruz e membro della Silicon Valley Engineering Council Hall of Fame.
Molti amanti dei superalcolici inorridiscono alla notizia, sostenendo che la complessità e la struttura del sapore offerta dall'invecchiamento in botte per molti anni è impossibile da sostituire completamente.
I whisky invecchiati e rari sono molto apprezzati e sono anche sempre più ricercati dai collezionisti negli ultimi anni. Una singola bottiglia di whisky single malt Macallan di 60 anni ha raggiunto il record mondiale di 1,5 milioni di sterline a un'asta di Sotheby's a Londra nell'ottobre 2019.
Inoltre i requisiti di invecchiamento per alcuni liquori sono sanciti dalla legge in diversi paesi. Negli stati membri dell'UE, il whisky deve essere invecchiato per almeno tre anni in botti di legno. Esistono anche requisiti di invecchiamento per i whisky americani, anche se le regole variano a seconda del tipo. Un "whisky Bourbon puro" deve essere invecchiato per almeno due anni in botti di rovere, secondo l'US Alcohol Tax & Trade Bureau (TTB).
"Ci sarà sempre un segmento del mercato che berrà solo liquori invecchiati in botte", ha detto al sito britannico Decanter il co-fondatore di Bespoken Spirits Stu Aaron. "Tuttavia, questo è un segmento in contrazione". I clienti dell'azienda - ha spiegato - preferiscono gli alcolici alla birra e al vino, ma non hanno una marca preferita. Sono “esperti di tecnologia e interessati a valore, varietà e sostenibilità”. Essendo nella Silicon Valley non stupisce.
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