Non solo Barolo e Barbaresco. In Piemonte anche le denominazioni minori corrono. Negli ultimi vent'anni, ad esempio, sono aumentati del 77,3% gli ettari destinati all'Erbaluce. Una piccola Docg - su una superficie pari allo 0,5% del 'vigneto Piemonte - che sta riconquistando quote sul mercato italiano e piace sempre più all'estero, in particolare negli Stati Uniti e nel Nord Europa con le sue tre versioni, fermo, spumante e passito.
La Docg della zona morenica eporediese, con una storia plurisecolare alle spalle, proviene da 227 ettari di vigneto, coinvolge 300 operatori (i produttori sono 288, i vinificatori 39, gli imbottigliatori 35, ma in alcuni casi i ruoli si sovrappongono), con un potenziale di quasi 1 milione e mezzo di bottiglie per ogni annata. L'ultima annata è giudicata "buona-ottima", con particolari prospettive per il passito 2021, che si potrà bere dal 2025 dopo il necessario invecchiamento.
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