"Il commercio e le esportazioni sono al centro del nostro settore da secoli - spiega l'associazione -. Spesso considerate prodotti iconici e simboli della cultura europea, le bevande alcoliche dell'UE rimangono una forza trainante per le esportazioni europee, sostenendo innumerevoli posti di lavoro nelle comunità rurali. Tuttavia, questo successo non deve essere dato per scontato. Ci troviamo di fronte a sfide importanti, dal rallentamento dell'economia globale che ha un impatto sul potere d'acquisto dei consumatori alle crescenti tensioni geopolitiche e alla crescente militarizzazione del commercio. Per superare queste sfide, abbiamo bisogno di una politica commerciale aperta che promuova la competitività, la resilienza e la crescita".
Il successo del settore europeo degli alcolici risiede nella sua capacità di bilanciare le tradizioni di lunga data e la qualità tramandata da generazioni con l'innovazione per soddisfare le preferenze dei consumatori in continua evoluzione. Essendo un settore ad alto valore e orientato all'esportazione, i produttori di bevande spiritose dimostrano come il commercio estero possa rafforzare la produzione agroalimentare dell'UE, a vantaggio sia degli agricoltori che forniscono gli ingredienti chiave sia delle comunità rurali in cui si svolge la maggior parte della produzione.
Qui il rapporto.
foto: SpiritEUROPE