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Il gigante cinese dell'e-commerce Alibaba realizzerà un investimento di 288,3 milioni di dollari sul rivenditore online di bevande 1919 Wines & Spirits (1919.cn), inserendo presso lo specialista di liquori di Chengdu servizi più integrati per guidare le vendite di alcolici del paese. Il retailer destinerà al Gruppo Alibaba il 29% delle azioni, rendendolo il secondo maggior azionista dello specialista dell'alcol con sede nella città sud-occidentale di Chengdu. L'investimento sarà destinato ad espandere la presenza di 1919 Wines & Spirits in Cina. Una parte comprenderà l'apertura di 2.000 nuovi negozi al dettaglio nel prossimo anno, secondo le dichiarazioni della società rilasciate questa settimana. Oltre alle vendite online e offline, 1919.cn è esperto in promozioni su dispositivi mobili e app, avendo lanciato servizi per i sommelier: ordini on line e servizi di consegna di vini istantanei in 19 minuti su alcune città selezionate.

"L'industria del vino e delle bevande è un mercato da un trilione di dollari. Un'ottima cifra per promuovere la nuova strategia di vendita al dettaglio di Alibaba e tenere il passo con il business in rapida evoluzione", ha detto Hu Weixiong, presidente del dipartimento commerciale di Tmall. Nonostante il mega mercato dell'alcool cinese, la maggior parte dei quali è rappresentato dallo spirit locale, baijiu, i canali di e-commerce rappresentano solo il 5% circa delle vendite di bevande alcoliche dell'intero paese. "Dopo aver collaborato con Alibaba, la società cercherà di integrare meglio le sue attività online e offline", ha dichiarato Yang Lingjiang, fondatore e presidente del 1919 Wines & Spirits.

Nel 2016, le entrate di 1919.cn hanno raggiunto i 418 milioni di dollari, ed alla fine del 2017 il valore è cresciuto fino a 475 milioni di dolalri. Il fatturato nel 2019 dovrebbe raggiungere 1 miliardo di dollari sulla base di un tasso di crescita previsto del 55,56%. Fondato nel 1998, 1919.cn ha posizionato la sua strategia di crescita nella parte sud-occidentale della Cina per poi espandersi verso le città orientali e costiere come Shanghai e Pechino, dando alla compagnia un vantaggio sui commercianti di vino che lottano con la distribuzione meridionale e occidentale della Cina.

 

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