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Riparte dalla capitale Pechino il nuovo ciclo di Masterclass “I Love ITAlian Wines & Spirits”, tradizionale evento di promozione del vino italiano in Cina, che prevede la realizzazione di attività di formazione, con associate degustazioni, destinate a importatori e distributori, media e rivenditori al dettaglio.

L’iniziativa risponde ad un interesse sempre piùdiffuso nei confronti della cultura del vino, dei territori e dei metodi di produzione, osservato nel Paese. L’Italia, riconfermatasi primo produttore mondiale nel 2022 con oltre 50 milioni di ettolitri di vino prodotti e nota per essere il Paese con il piùgrande numero di vitigni autoctoni al mondo, rappresenta un panorama estremamente vario a livello produttivo, grazie anche alla sua specifica conformitàterritoriale. Dai vini piùnoti alle produzioni piùdi nicchia, il Belpaese si contraddistingue per i livelli qualitativamente alti dei suoi vini, che soddisfano le esigenze più diverse, nonché la curiosità dei professionisti del settore, sempre alla ricerca di nuove ispirazioni.

I corsi, frutto dell'investimento promozionale finanziato dal MAECI e realizzati dall’Ufficio ICE di Pechino in collaborazione con Federvini, Unione Italiana Vini e Federdoc, puntano a proseguire le campagne di formazione enologica sul territorio cinese, al fine di migliorare la conoscenza in materia di diversità dei vitigni italiani, esaltando le caratteristiche organolettiche della nostra produzione.

Dal 2016, anno della prima edizione delle Masterclass “I Love ITAlian Wines & Spirits”, il format è stato riproposto con successo in 21 città della Cina, tra cui Pechino, Shanghai, Shenzhen, Guangzhou, Chengdu, Xi'an, Nanning, Changsha, Wuhan, Tianjin, Qingdao, Wenzhou, Xiamen, Shenyang, Chongqing, Zhengzhou, Hangzhou, Sanya, Guiyang, Kunming, Lanzhou. Da allora,più di 1.600 partecipanti sono diventati promotori dei vini italiani nel Paese, tra questi importatori, distributori, gestori di catering e supermercati, sommelier e media del settore.

L’obiettivo dei corsi “I Love ITAlian Wines & Spirits” risiede primariamente nella capacità di creare consapevolezza presso i professionisti del settore, affinché diventino i principali promotori del vino italiano sul territorio, e nel trasferire loro quella conoscenza che, in un mercato competitivo come quello cinese, possa fare la differenza per i nostri prodotti e fidelizzare il consumatore finale.

In quest’ottica, la formazione riveste un ruolo cruciale e ineguagliabile, conferendo ai professionisti di settore una credibilità importante agli occhi del consumatore sempre piùinformato ed esigente.

Sotto la guida di un docente esperto di vini italiani, i corsisti, nel corso dei due giorni e mezzo di formazione, degusteranno 64 vini provenienti da 20 regioni di produzione, approfondendo al contempo aspetti legati alla storia e alla cultura del vino italiano, leggi e regolamenti in vigore, coltivazione e produzione, innovazione, tendenze e mercati.

A conferma della centralità che tale iniziativa riveste nell’ambito dell’agenda promozionale, nel corso del 2023 sono in programma quattro ulteriori tappe che si svolgeranno secondo il seguente calendario:

Jinan (Shandong): 26-28 maggio
Dalian (Liaoning): 9-11 giugno
Taiyuan (Shanxi): 8-10 settembre Chongqing/Chengdu (Sichuan): 22-24 settembre

In relazione all’andamento del settore, sulla base dei dati a consuntivo relativi al 2022, il valore delle importazioni di vino italiano èstato pari a 135,6 milioni di dollari, in flessione del 17,95% rispetto al 2021. Il valore dell'importazioni cinesi di vino dal mondo nel periodo di riferimento èstato pari a 1,4 miliardi di dollari, in flessione del 15,07% rispetto al 2021. L'Italia riconferma la sua posizione di terzo Paese fornitore con una quota di mercato pari al 9,45%, dopo la Francia (46,13%) e il Cile (22,77%), seguono Spagna (7,13%) e Stati Uniti (3,38%).

La progressiva riapertura del Paese, a seguito di un periodo di isolamento legato alla politica zero-Covid durato quasi tre anni, alimenta tuttavia un diffuso ottimismo in termini di opportunitàper il comparto vini. La possibilità, peraltro, di viaggiare e di visitare l’Italia rappresenta un’ulteriore grande opportunità di crescita per l’intero settore.

Alla luce di quanto sopra, si ribadisce la necessità di intensificare le strategie di promozione a sostegno del prodotto italiano, principale voce delle esportazioni agro- alimentari in Cina, al fine di incrementare le quote di mercato di settore. Azioni mirate a favorire una sempre migliore e più radicata conoscenza della grande tradizione enologica dell’Italia presso gli operatori di mercato e i media specializzati sono destinate ad aumentare il potenziale di lungo periodo delle esportazioni di settore nel grande paese asiatico.

 

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