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"Adesso possiamo dirlo, il Parlamento rimette al centro della Strategia Farm to Fork anche la dimensione sociale ed economica dei nostri sistemi alimentari, dando ai nostri produttori una prospettiva più positiva, che dovrà basarsi su una valutazione ex-ante dell’impatto combinato di tutti i target individuati, e su proposte proporzionali al loro raggiungimento, che salvaguardino la competitività dei produttori europei”. È il commento di Paolo De Castro, coordinatore S&D della commissione Agricoltura, al termine del voto dell’Eurocamera di Strasburgo sulla Strategia Farm to Fork, con 452 voti a favore, 170 contrari e 76 astenuti.
 
“Siamo riusciti ad approvare un testo finale che chiede non solo l’estensione a tutti i prodotti agroalimentari di un sistema di etichettatura di origine obbligatoria a livello europeo, ma anche di garantire la tracciabilità del cibo che arriva sulle nostre tavole.. Tracciabilità - prosegue l’eurodeputato - che rappresenta una condizione necessaria per raggiungere una vera reciprocità degli standard per tutti i prodotti importati nell’Unione, e scongiurare il rischio che la Strategia Farm to Fork riduca il nostro potenziale produttivo, aprendo le porte a importazioni che per nulla contribuirebbero agli obiettivi che si pone".
 
“Non siamo soddisfatti, invece, sul fronte dell’etichettatura nutrizionale - sottolinea De Castro - Pur avendo contrastato molti attacchi alle nostre eccellenze, ottenendo che eventuali sistemi di etichettatura nutrizionale non influenzino i consumatori tramite sistemi a colori e siano basati su differenti porzioni per i vari prodotti e non su un riferimento unico per tutte le categorie di prodotto, come invece vorrebbero le grandi multinazionali del cibo a favore del NutriScore, la natura obbligatoria richiesta nel testo non va nella direzione da noi auspicata”.
 
Per De Castro “sul fronte della sostenibilità, vogliamo garantire ai nostri agricoltori l’accesso a tutte le alternative tecnologiche a disposizione, a partire dalle nuove biotecnologie sostenibili, per migliorare l’impatto ambientale delle produzioni”. “Grazie al lavoro del Parlamento - conclude l’europarlamentarea - adesso la Strategia Farm to Fork potrà davvero essere lo strumento con cui l’Italia e l’Unione diventino capofila verso sistemi sempre più sostenibili, in grado di produrre cibo sano, sufficiente e di qualità per i nostri consumatori, garantendo un adeguato guadagno e una maggiore competitività ai nostri produttori”.
 

 

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