In Italia, contrariamente a quanto succede negli altri Paesi europei (e cioè in quelli del Nord: Regno unito e Germania) la tendenza ad eccedere con l’alcol riguarda una piccola parte della popolazione. In particolare poi, il Binge drinking, il bere non spesso ma molto, nel nostro Paese è un fenomeno meno frequente e riguarda un segmento molto ristretto di giovani, solo uno su dieci. Lo rileva lo studio dell’Ispo, l’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, del prof. Renato Mannheimer, commissionato da Federvini sul rapporto tra i giovani e l’alcol.
In base all’indagine risulta infatti che la tendenza ad eccedere con l’alcol tocca una parte minoritaria di popolazione e varia molto al variare dell’età: si parte con il 19% tra i 16-17enni, si raggiunge il picco del 23% tra i 18-19enni per poi scendere al 16% tra i 20-22enni e al 12% tra i 23-29enni. Nel Regno unito e in Germania, invece, non solo il consumo eccessivo di alcol è più diffuso che in Italia, ma si mantiene pressoché costante a tutte le età: tra gli inglesi si parte con il 33% dei 14enni, per proseguire con il 40% tra i 20enni e il 25% tra i 40enni; in Germania abbiamo il 50% tra i 14enni, il 45% tra i 20enni e il 22% tra i 40enni.
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