Per la prima volta nella storia dell'enologia etnea, i vini del vulcano scendono ad una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell'area marina protetta, Isola dei Ciclopi, per sperimentare l'affinamento sottomarino, insieme ad un gin, il primo dell'Etna. La sperimentazione esaminerà l'evoluzione dei vini in affinamento durante, e non dopo, la loro permanenza sott'acqua, attraverso l'analisi di campioni prelevati da sommozzatori specializzati che scenderanno nelle profondità del mare, mese dopo mese. La ricerca sperimentale prende il via dalla start-up innovativa Orygini.
Complessivamente saranno affinate 2.000 bottiglie di Etna Doc Rosso ed Etna doc Bianco. Con esse anche un distillato il primo gin dell'Etna, Volcano Gin (200 bottiglie). Le bottiglie saranno immerse nella zona B dell'area marina protetta Isola dei Ciclopi ad una profondità di circa 50 metri all'interno di gabbie metalliche, create ad hoc. I vini affineranno per circa sei mesi e l'analisi dei 'campioni marini' sarà effettuata parallelamente, sui medesimi parametri, rispetto all'analisi dei campioni soggetti al processo di affinamento tradizionale, in terra ferma. Si tratta del primo studio al mondo su come evolvono nel tempo i vini sott'acqua. La mappatura completa permetterà di capire in che maniera la pressione, il buio totale, l'assenza di suoni, la temperatura costante, l'assenza di rumore cambiano il vino. Mese dopo mese i campioni di vino prelevati dal fondo del mare verranno trasportati in condizioni di temperatura controllata verso i laboratori dell'Università per un'approfondita analisi dei dati chimici. Saranno monitorati 14 diversi parametri tra vini rossi e bianchi.
Oggi i vini vengono invecchiati sott'acqua in Francia, Italia, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Cile, Sudafrica, Australia e diversi altri paesi. Il numero totale di cantine che affina vini sott'acqua è estremamente esiguo. Gli studi attuali sono per lo più basati sull'analisi chimica pre e post immersione. Non risultano, ad oggi, pubblicazioni scientifiche divulgate sugli effetti dell'affinamento sottomarino nel suo divenire. Il cantinamento in mare favorisce il risparmio energetico perché crea un ambiente naturalmente refrigerato per le bottiglie. Non è, quindi, necessario regolare la temperatura e l'umidità con climatizzatori, né creare cantine isolate termicamente. Ciascuna bottiglia sarà monitorata e registrata digitalmente con la tecnologia blockchain, che traccerà la sua carta di identità digitale. Il numero di serie racconterà ogni cosa, dalla data di vendemmia e di raccolta delle uve in poi. Queste bottiglie avranno naturalmente la peculiarità di essere non riproducibili, scolpite dalle conchiglie e dai crostacei marini, bottiglie da collezione.
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