Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California.
Lunedì 7 marzo l'iniziativa sarà presentata a Palazzo Madama. Sarà l’occasione per presentare anche le Giornate delle Donne del Vino 2022 (1-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 marzo per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. "Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: "senza pace non c'è futuro". Si svolge per la prima volta contemporaneamente in 11 Paesi del mondo: Argentina, Australia, Austria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa.
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