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Un mercato resiliente: vino, spiriti e aceti nella GDO secondo l’Osservatorio Federvini
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Dai dati riportati dall’ultima release dell’Osservatorio Federvini emerge un quadro complessivamente resiliente per il mercato del vino nella grande distribuzione organizzata italiana. Il comparto conferma la propria stabilità, nonostante un contesto ancora condizionato dalle pressioni inflattive. A trainare la performance sono soprattutto le Bollicine, che continuano la loro ascesa registrando un aumento del 6% a volumi, grazie in particolare al dinamismo del Metodo Classico e al contributo dello Charmat Secco.
Il segmento dei vini fermi e frizzanti mostra invece una flessione contenuta, determinata dall’erosione del potere d’acquisto. Nel periodo gennaio-settembre 2025, le vendite complessive di vino raggiungono i 2,15 miliardi di euro. Nei primi nove mesi dell’anno si osserva una lieve crescita a valore (+0,9%), a fronte di una riduzione dei volumi del 2,3%. Il mercato degli spumanti si distingue per un incremento del 4,9% e vede tutte le categorie in progresso: il Metodo Classico italiano segna un +11,1% a valore, mentre lo Charmat dolce cresce del 5,6%.
Anche il comparto degli spiriti mostra uno scenario di rallentamento moderato ma accompagnato da una sostanziale stabilità nel canale GDO. La tenuta complessiva è garantita da distillati e acquaviti, che rappresentano il 41% del mercato e registrano un aumento dell’1% a valore.
Il principale motore di crescita rimane quello degli aperitivi alcolici, il cui andamento positivo prosegue con un solido +4,3% a valore. In contrazione, invece, le categorie tradizionali: i liquori dolci (-3,7%) e gli amari (-1%). Nel medesimo periodo, le vendite complessive del settore spiriti e aceti raggiungono 902 milioni di euro, con un lieve calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
Il mercato italiano dell’aceto si conferma vivace e caratterizzato da una crescente diversificazione. L’aceto di mele emerge come il principale motore della crescita dei volumi, con una performance pari a +7,8%. Allo stesso tempo, l’Aceto Balsamico di Modena IGP contribuisce a sostenere l’aumento del valore medio del comparto. Nonostante questa espansione, le categorie storiche – aceto di vino e balsamico – continuano a rappresentare circa l’80% del valore complessivo.
Nei primi nove mesi del 2025, le vendite di aceti crescono per tutte le categorie, registrando un incremento complessivo del 3%. L’aceto di mele si conferma la categoria più dinamica anche a valore, con un progresso del 5,5%. Si tratta di un trend che riflette la versatilità del prodotto e il suo utilizzo crescente come ingrediente funzionale oltre l’impiego tradizionale.
Nel complesso, i dati dell’Osservatorio Federvini delineano un mercato che, pur attraversando una fase di rallentamento, mantiene una solida capacità di adattamento. Vino, spiriti e aceti mostrano dinamiche differenziate ma convergono in un quadro di sostanziale tenuta, confermando la resilienza dei consumi nella Grande Distribuzione Organizzata italiana e la capacità dei diversi segmenti di trovare nuovi equilibri anche in un contesto economico complesso.
Photo Credit: Freepik
Source: Osservatorio Federvini




