Studi e Ricerche
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01 Dicembre 2025
La DOP economy italiana continua a correre: il Rapporto Ismea-Qualivita
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di Vittoria Alerici
| in Studi e Ricerche
La Dop Economy italiana è arrivata a valere quasi 21 miliardi di euro con una crescita del 25% dal 2020, una rete di 328 Consorzi e 184mila operatori per un'occupazione in crescita del +1,6%. E l'export dei prodotti a denominazione e specialità protetta per la prima volta vola sopra i 12 miliardi, con un record sia per cibo che per vino. A livello territoriale, in due province su tre cresce il valore del settore Dop Igp, bene soprattutto il Nord-Ovest (+7,1%), e sale in 14 regioni con crescita soprattutto in Lombardia (+13%), Friuli Venezia Giulia (+8%) e Puglia (+12%). Veneto ed Emilia Romagna guidano e consolidano il loro valore, pari a 8,9 miliardi.
Questi alcuni dati contenuti nel XXIII Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp e Stg, presentato a Roma, alla presenza del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. In particolare, il settore raggiunge 20,7 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2024 (+3,5% su base annua), registrando una crescita del +25% rispetto al 2020, contribuendo così per il 19% al fatturato complessivo dell'agroalimentare nazionale.
Prosegue inoltre per il quarto anno consecutivo l'aumento del comparto del cibo che con un +7,7% supera i 9,6 miliardi di euro, mentre il vino imbottigliato si conferma stabile a 11 miliardi. Ottimi i risultati dell'export dei prodotti Dop Igp, che nel 2024 raggiunge i 12,3 miliardi di euro (+8,2%) grazie al doppio record del settore cibo (per la prima volta sopra i 5 miliardi) e del settore vino (prima volta oltre 7 miliardi).



