Crea: programmazione intelligente del territorio con la Carta dei suoli italiani
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A partire dal secondo dopoguerra i suoli coltivati italiani hanno perso tra il 2% e il 3% di sostanza organica con conseguenti danni ambientali e sociali, oggi i due terzi circa sono degradati. È quanto è emerso in un incontro in collaborazione con il Crea, su iniziativa di Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato, sulla tutela del suolo al quale ha partecipato il Conaf, Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Una maggiore programmazione dei sistemi agricoli e delle loro gestioni si può ottenere integrando i tradizionali campionamenti pedologici con approcci tecnologici innovativi e soluzioni di intelligenza artificiale, obiettivo che si propone la Carta finanziata con fondi Pnrr da Mase e Masaf in corso di realizzazione da parte del Crea.
"Questo strumento pedologico - ha affermato Andrea Rocchi, presidente Crea - rappresenta un motore di innovazione, grazie all'integrazione con piattaforme digitali, sistemi informativi territoriali e intelligenza artificiale che permetterà una gestione predittiva e intelligente del suolo e del territorio".