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22 Dicembre 2025

CSC: calano export e produzione industriale, deboli i consumi, elettricità ancora cara

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di Federvini | in 
 Studi e Ricerche

Come riportato dall’ultima Congiuntura Flash del Centro Studi Confindustria, il quadro macroeconomico resta complesso e caratterizzato da segnali contrastanti. Nel quarto trimestre dell’anno 2025,  il dollaro si è rivelato debole sull’euro, anche per effetto dei tagli dei tassi della Federal Reserve, insieme ai dazi statunitensi continua a penalizzare l’export italiano. La fiducia delle famiglie si è nuovamente indebolita, incidendo sulle prospettive dei consumi, mentre l’industria mostra ancora difficoltà. Agiscono invece in senso favorevole gli investimenti, sostenuti in larga parte dal PNRR, la buona tenuta dei servizi trainati dal turismo estero e il calo del prezzo del petrolio.

In Italia, i tassi restano moderati: a dicembre i rendimenti dei titoli di Stato sono risultati in linea con quelli francesi, mentre la Spagna mantiene livelli più bassi. Con i tassi BCE fermi, il costo del credito alle imprese non scende ulteriormente. L’inflazione al consumo è contenuta, ma il costo dell’elettricità per le imprese rimane elevato rispetto ai principali partner europei, incidendo sulla competitività complessiva del sistema produttivo.

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Nel 2025, gli arrivi turistici rappresentano il 46% del totale, con una flessione del 3,9%, dopo il recupero registrato fino al 2023, tornando ben al di sotto dei livelli del 2019. Crescono invece le presenze, aumentate di 10 milioni fino al picco storico di 476 milioni di notti, grazie all’allungamento della permanenza media. La spesa turistica a prezzi correnti continua a espandersi, nonostante la stagnazione degli arrivi, soprattutto per effetto dell’aumento dei prezzi. I servizi ricettivi e di ristorazione registrano per il 2025 una variazione del 3,4%, superiore all’incremento complessivo dei prezzi al consumo, mentre anche musei e parchi segnano forti rialzi. Le presenze si concentrano nel Centro-Nord e nei grandi centri urbani, con un ruolo rilevante dei principali brand territoriali. A livello internazionale emergono nuove mete in rapida crescita. Il turismo resta cruciale per PIL e occupazione e sostiene l’economia italiana in una fase di crescita complessivamente anemica nazionale.

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Fonte: Centro Studi Confindustria

Photo credit: Freepik

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