Alla data del 4 novembre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 42,3 milioni di ettolitri di vino, 16,9 milioni di ettolitri di mosti e 14,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 31 ottobre 2019, si osserva un aumento delle giacenze del 7,4% per i vini e del 16,9% per i VNAIF, in riduzione invece le giacenze dei mosti (-5,7%). Stesso andamento delle giacenze si osserva anche rispetto al 28 ottobre 2020: +7,5% per i vini; -2,4% per i mosti e +14,1% per i VNAIF.
Oltre il 59% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 24,2% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10,4%) e Verona (8,5%).
Il 54,3% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (55,4%). Il 24,8% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (55,8%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,4% del totale. Il restante 19,5% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (525), 10 denominazioni costituiscono il 41,0% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (58,3%).
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