Alla data del 24 giugno 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 46 milioni di ettolitri di vino, 4,4 milioni di ettolitri di mosti e 106 mila di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 1° luglio 2019 si osserva un incremento dello 0,2% per i vini, una riduzione del 2,2% per i mosti e del 16,5% per i VNAIF. In riduzione i dati delle giacenze per vini e mosti anche rispetto al 17 giugno 2020: -1,3% per i vini, -1,6% per i mosti.
Circa il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10%) e Verona (9%). Le due predette province detengono più vino (8,8 milioni di ettolitri) rispetto alla Puglia e Sicilia sommate assieme (7,2 milioni di ettolitri).
Il 52,6% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (54,6%). Il 26,1% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (56,5%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,4% del totale. Il restante 19,8% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 39,3% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (55,9%).
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