Il Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela della Doc Prosecco ha approvato la formalizzazione di una richiesta, alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, tesa ad equiparare - a precise condizioni, e in vista di potenziali futuri attingimenti - le superfici di Glera ottenute da estirpo e reimpianto di vigneti già esistenti al 31 luglio 2018, alle superfici di Glera a terra a quella stessa data.
“Con questa richiesta – spiega Stefano Zanette, presidente del Consorzio – non si andrà ad incrementare il potenziale viticolo delle nove province della nostra Do. Quello che vogliamo scongiurare, infatti, diversamente da quanto sostenuto in questi giorni da alcuni, è l’incremento delle superfici vitate destinate alla produzione di Prosecco Doc a scapito di altre colture.”
L’intento del Consorzio, prosegue il presidente in una nota stampa, è quello di assicurare alla denominazione una crescita ordinata e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale. In questa fase, tale opportunità verrà concessa con un tetto massimo di un ettaro ad azienda, perpetuando il modello socio-economico sul quale poggia il successo della denominazione.
25-04-2024 | News
Il 24 aprile il Parlamento europeo ha dato il via...
23-04-2024 | Normative
Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 23 aprile 2024 è...
23-04-2024 | Arte del bere
Festa a Firenze per i 100 di vita dell'Organizzazione internazionale...
23-04-2024 | Arte del bere
Nel cuore dei comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta, la...
23-04-2024 | Estero
L'aumento delle accise sui prodotti vinicoli in Russia non dovrebbe...
23-04-2024 | Studi e Ricerche
L'uso dei sugheri rispetto alle chiusure a vite nel mondo...