Normative

Gli aggiornamenti di leggi e decreti che riguardano il mondo dei vini, degli spiriti e degli aceti

Nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana del 6 novembre 2020 è stato pubblicato il decreto ministeriale 27 ottobre 2020 recante criteri e modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione istituito ai sensi dell’articolo 58 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126.

Si ricorda che il Fondo per la filiera della ristorazione è finalizzato all’erogazione di un contributo a fondo perduto in favore delle imprese con codice ATECO prevalente 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione), 56.10.12 (Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (Catering per eventi, banqueting), 56.29.10 (Mense), 56.29.20 (Catering continuativo su base contrattuale) e, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, 55.10.00 (Alberghi).

Le risorse del Fondo ammontano a 600 milioni di euro per l’anno 2020: il contributo non può essere inferiore a 1.000 euro, esclusa IVA, né superiore a 10.000 euro esclusa IVA.

Il contributo è riconosciuto per l’acquisto effettuato dopo il 14 agosto 2020 (comprovato da idonea documentazione fiscale) di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. Oltre ai prodotti DOP e IGP, per valorizzazione della materia prima di territorio si intende l’acquisto da parte del soggetto beneficiario di prodotti da vendita diretta ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 oppure di prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Nel caso in cui gli aiuti richiesti dovessero superare le risorse disponibili, nell’assegnazione dei contributi sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco elencati all’allegato I del decreto, tra cui sono compresi i vini a DOP e IGP e gli aceti balsamici a DOP e IGP.

Il soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale sostenuta.

Si allega copia del provvedimento.

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