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Mercoledì, 25 Giugno 2014

AGRICOLTURA: MARTINA,DOMINI .VIN E .WINE A CENTRO SEMESTRE UE

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Tutela nostre indicazioni d'origine su web decisiva per settore

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - "Il Governo italiano e' determinato ad assumere un'iniziativa forte sull'annosa questione dei domini ".vin" e ".wine" durante il Semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea. Siamo coordinati con il Ministro Guidi e il Sottosegretario Giacomelli per accelerare sulle azioni di contrasto alla vendita di domini che sfruttino il Made in Italy agroalimentare in maniera assolutamente impropria". Cosi' il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, sulla vicenda della vendita dei domini ".vin" e ".wine" da parte dell'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l'Ente statunitense che gestisce l'assegnazione dei domini web.

 

Tutela nostre indicazioni d'origine su web decisiva per settore

  (ANSA) - ROMA, 25 GIU - "Il Governo italiano e' determinato ad assumere un'iniziativa forte sull'annosa questione dei domini ".vin" e ".wine" durante il Semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea. Siamo coordinati con il Ministro Guidi e il Sottosegretario Giacomelli per accelerare sulle azioni di contrasto alla vendita di domini che sfruttino il Made in Italy agroalimentare in maniera assolutamente impropria". Cosi' il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, sulla vicenda della vendita dei domini ".vin" e ".wine" da parte dell'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l'Ente statunitense che gestisce l'assegnazione dei domini web.

"Dobbiamo fare squadra - prosegue Martina - con gli altri Stati membri e proteggere comunemente e con decisione il nostro patrimonio di denominazioni, che e' in serio pericolo per la politica di un ente privato come l'ICANN. Lotteremo fino in fondo per la tutela delle nostre indicazioni d'origine su internet, perche' la partita del web e' decisiva per il futuro dell'agroalimentare italiano ed europeo. Non e' ammissibile - conclude il ministro - che le nostre denominazioni possano essere vendute come termini generici a chi non rappresenta il territorio, il tessuto produttivo e l'anima di chi vive e opera in questi luoghi. Non rinunceremo a dare battaglia in tutte le sedi possibili, perche' qui c'e' in gioco non solo l'interesse dei produttori di vino, ma quello dell'Italia e dell'Europa al rispetto delle proprie leggi". (ANSA)   

 

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