Una cultura che riguarda quindi tanto il vino quanto le altre bevande alcoliche tipiche della tradizione, come grappe, liquori e distillati”. Lo sostiene il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia, intervenendo sulla discussione sollevata dal giornalista Antonio Socci e dal presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Vaducci, pubblicata in questi giorni su Libero. Il presidente della Federazione conclude ricordando che “quando si parla di bevande tipiche del Made in Italy oltre al Chianti, al Lambrusco e al Rosso di Montepulciano occorre pensare anche al Mirto di Sardegna, al Limoncello della Costiera Amalfitana e al Rosolio di Sicilia”.