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"Oggi si apre la stagione della vendemmia, la più importante per il comparto del vino, e le nostre previsioni positive per la prossima annata vengono confermate". Così il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, commenta l'inizio della vendemmia 2019. "I primi dati che giungono - sottolinea Centinaio - affidano ancora all'Italia il primato in termini di produzione e registrano il record storico nell'export. Risultati importanti che sono frutto di un grande lavoro da parte degli agricoltori e dei produttori a cui vanno i nostri complimenti e un grazie.
Nonostante i ritardi e le difficoltà dovuti al maltempo, gli sforzi messi in campo stanno garantendo che la raccolta proceda nel migliore dei modi". "Il vino - conclude - è uno dei settori trainanti della nostra agricoltura, simbolo da sempre dell'eccellenza made in Italy in Europa e nel mondo. Da parte nostra continuerà ad esservi tutto il supporto indispensabile per stare al fianco delle aziende vitivinicole affinché possano operare in condizioni favorevoli e portare sul mercato un prodotto di qualità a tutela della sicurezza dei consumatori". 

La Sicilia inizia in questi giorni a staccare i primi grappoli, ma la vendemmia vera e propria entrerà nel vivo intorno al 20 agosto in tutta Italia, commenta il Centro Studi di Confagricoltura, secondo cui "rispetto all'anno scorso, la quantità è in diminuzione, tuttavia occorre evidenziare che il raccolto 2018 è stato particolarmente abbondante, pertanto l'attuale diminuzione della produzione non è da leggere in termini negativi".
Si prevedono, secondo Confagricoltura, quantitativi ridotti in quasi tutte le regioni d'Italia, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (-20%), in Umbria (-13%), in Veneto e in Campania (-12%) e in Trentino Alto Adige (-11%). Vanno in controtendenza il Lazio (+16%), il Molise (+10%) e la Calabria (+9%). I risultati sono il frutto della rilevazione annuale condotta dal Centro Studi di Confagricoltura su campioni di aziende vitivinicole di tutte le regioni d'Italia. Il 2019, si legge in una nota, "vedrà una diminuzione media della produzione del 6%, ma, grazie ad una primavera fredda e piovosa e un inizio estate caldo e secco, la qualità dell'uva è ottima e foriera di una produzione di vini potenzialmente eccellenti".
Il settore vitivinicolo, conclude la nota, è di rilevante importanza per l'economia agricola e dell'industria alimentare in Italia: le aziende con vigneti sono 300mila con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell'export di 6.2 miliardi

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