Regno Unito, vicino il via libera definitivo all’eliminazione dei moduli VI-1

I moduli VI-1 per l'import di vino nel Regno Unito potrebbero definitivamente uscire di scena la prossima settimana. Il progetto di legge, che deve essere approvato da un comitato di controllo della Camera dei Lord prima di diventare legge del Regno Unito, eliminerà l'obbligo per i vini di tutte le provenienze, non solo quelli europei.

Una volta che la legge sarà operativa non sarà più necessario presentare il certificato VI-1 o un rapporto di analisi redatto nel paese di origine del vino. La notizia è stata accolta con sollievo dal WSTA, in particolare l'estensione a tutti i vini importati. In un primo tempo infatti, sulla base dell'accordo tra Ue e Regno Unito, si pensava ad un certificato semplificato per le importazioni di vino dall'Ue ma il mantenimento dello status quo per i produttori dei paesi terzi. Già a luglio però il governo inglese aveva annunciato che avrebbe allargato le maglie a tutti.

Probabilmente a beneficiarne in misura maggiore saranno proprio i paesi che non hanno una procedura semplificata, come Nuova Zelanda, Sudafrica e Argentina che attualmente devono sottoporsi a tutte le costose analisi di laboratorio.

La modifica della legislazione esistente porrà fine a quasi tre anni di incertezza per l'industria vinicola del Regno Unito e dell'UE, colpite da adempimenti aggiuntivi il cui costo è stato stimato in 130 milioni di sterline. I vini di paesi terzi che arrivano nel Regno Unito e sono destinati all'UE, avranno tuttavia ancora bisogno di un modulo VI-1.

La legislazione proposta estenderà anche fino al maggio 2023 il periodo di transizione per le leggi di etichettatura che sarebbero entrate in vigore il prossimo settembre.