Dall'estero

Dal 1° gennaio 2021 Londra è rientrata nell'Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) e diventa il 48 Paese aderente. Il direttore generale dell'ente, Pau Roca, ne ha dato l'annuncio brindando con uno spumante inglese e sottolineando che il Regno Unito è uno dei più grandi mercati del vino al mondo e sebbene ancora con numeri ridotti in termini di produzione, ha visto una “crescita esponenziale” negli ultimi anni, in particolare proprio degli spumanti.

Roca ha osservato che il Regno Unito si è classificato al decimo posto nell'elenco dei più grandi mercati del vino nel 2019 e sebbene attualmente stia soffrendo gli effetti della crisi del Covid 19 nella sua capacità di piattaforma internazionale per il vino, si preannuncia una ripresa in futuro.

L'organizzazione, che conta oggi 48 membri, rappresenta circa l'80% della produzione mondiale di vino, ed è riconosciuta come l'ente di riferimento per le normative tecniche nell'UE. Il Regno Unito era stato in precedenza un membro a pieno titolo, ma si è ritirato dall'OIV nel 2005, sebbene come parte dell'UE abbia fatto parte dello "status speciale" comunitario. L'UE non è un membro a pieno titolo, ma il suo "status speciale" come organizzazione intergovernativa internazionale le consente di partecipare a riunioni e intervenire. Inoltre, l'UE incorpora direttamente le risoluzioni dell'OIV nel diritto comunitario.

Sebbene Miles Beale, amministratore delegato della Wine and Spirit Trade Association, abbia accolto con favore la notizia, osservando che "come produttore di vino in rapida crescita è giusto che il Regno Unito sia rappresentato e abbia voce in capitolo", a suo parere l'appartenenza all'OIV è solo un passo per l'industria del vino del Regno Unito in futuro.

"Ora che il Regno Unito ha lasciato l'UE, è anche di vitale importanza che la Gran Bretagna si unisca al World Wine Trade Group (WWTG) [con i suoi diversi membri], per contribuire a consolidare la propria posizione al centro dell'hub globale per il commercio del vino".

Il WWTG è un gruppo di rappresentanti del governo e dell'industria dei paesi produttori di vino tra cui Argentina, Australia, Canada, Cile, Georgia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Stati Uniti e Uruguay che opera per facilitare il commercio internazionale di vino attraverso l'informazione condivisa, discussione di questioni normative nei mercati del vino e azione comune per l'eliminazione delle barriere commerciali.

Beale in precedenza aveva detto che il rientro nel WWTG era una priorità, in quanto si tratta di un'organizzazione "unica" con interessi sia governativi che commerciali rappresentati attorno allo stesso tavolo, dove possono essere conclusi anche accordi di libero scambio con paesi terzi che potrebbero migliorare l'attuale status quo.

 

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