Alla data del 29 luglio 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 42 milioni di ettolitri di vino, 3,6 milioni di ettolitri di mosti e 35.271 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 31 luglio 2019 si osserva un aumento delle giacenze dell’1,8% per i vini e una riduzione del 4,4% per i mosti e del 68,0% per i VNAIF. In riduzione i dati delle giacenze rispetto al 22 luglio 2020: -1,8% per i vini, -6,0% per i mosti e -13,7% per i VNAIF.
Oltre il 57% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona (9,6%) e Treviso (9,1%). Le due predette province detengono più vino (7,9 milioni di ettolitri) rispetto alla Puglia e Sicilia sommate assieme (6,4 milioni di ettolitri).
Il 52,6% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (56,8%). Il 25,7% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (57,6%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,5% del totale. Il restante 20,2% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 38,7% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (55,5%).
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