L’Accordo di libero scambio tra l’Unione europea ed il Giappone, entrato in vigore il primo febbraio 2019, prevede il trattamento tariffario preferenziale per i vini e gli spiriti esportati verso il Giappone attraverso l’attestazione di origine, rilasciata dall’esportatore, in cui si dichiara che il prodotto è originario dell’Unione europea/Italia oppure essa è basata sulla conoscenza del carattere originario del prodotto da parte dell’importatore.
A marzo scorso, le Dogane giapponesi hanno diramato un chiarimento: l’esportatore europeo che ha presentato l’attestato di origine, ove ricevesse dall’importatore giapponese la richiesta a fornire una spiegazione che integri o accompagni tale attestato, non è obbligato a fornire alcuna ulteriore spiegazione.
Nonostante ciò, sembra che le Autorità doganali giapponesi continuassero a richiedere altri documenti e l’argomento è stato portato all’attenzione del comitato bilaterale sulle regole di origini e sulle questioni doganali che è stato istituito in seno all’Accordo di libero scambio.
Durante il primo incontro dello scorso 26 giugno a Bruxelles, le Parti hanno concordato una soluzione consensuale con la quale viene confermato che non è necessario fornire alcun chiarimento e viene specificato che:
23-05-2023 | News
Vineyards in Bandol, Flassans, Gonfaron, Le Luc, and Vidauban were hit...
23-05-2023 | News
The Scottish Retail Consortium has reportedly said that supermarkets may end online...
23-05-2023 | News
Free trade agreement talks between India and the United Kingdom have...
23-05-2023 | News
The IWSR projects that the sale of no and low alcohol beverages...
23-05-2023 | News
Comité Européen des Enterprises Vins (CEEV) and SpiritsEUROPE have filed formal...
17-05-2023 | Estero
In Nuova Zelanda, a causa dell'umidità e delle temperature precarie...