Federvini e le sue proposte

Le proposte Federvini

Federvini è l’associazione di categoria italiana dei principali produttori e importatori di vini, liquori, acquaviti ed aceti. Nata nel 1917, aderisce a Federalimentare e Confindustria.

Scopi della Federazione sono la rappresentanza degli interessi dei settori nelle sedi nazionali, europee ed internazionali.
Federvini promuove la cultura della qualità, della convivialità e del bere responsabile come stile di vita tipico della nostra tradizione nazionale.

VINI, SPIRITI ED ACETI ESPRIMONO VALORI DI MERCATO IMPORTANTI:

12,2 MILIARDIDI EURO

FATTURATO
VINI 2021

4 MILIARDI DIEURO

FATTURATO
SPIRITI 2021

1 MILIARDO DI EURO

FATTURATO ACETI
2021

I tre settori costituiscono un asset strategico con un peso complessivo dell'11% sul totale del
fatturato dell'industria alimentare.

7,3 MILIARDIDI EURO

EXPORT
VINI 2021

1,5 MILIARDI DI EURO

EXPORT SPIRITI
2021

291 MILIONI DI EURO

EXPORT ACETI
2021

Dopo un 2021 che ha dimostrato grandi capacità di resilienza e ripresa dei settori rappresentati dalla Federazione, l’attualità parla di scarsità di materie prime, specialmente il vetro, di rincaro dei prezzi e crisi energetica.

Federvini Food & Beverage

Inoltre, una nuova ondata di proibizionismo si sta abbattendo sul settore dei vini, degli aperitivi, degli amari, dei liquori e dei distillati rischiando di comprometterne la reputazione e il ruolo di ambasciatori del Made in Italy nel mondo.

Infine, emergono alcune problematiche legate all’export. Il conflitto russo ucraino ha acuito sensibilmente la crisi economica, scatenando una crisi energetica dagli effetti dirompenti mentre si stanno ridisegnando gli equilibri internazionali e i rapporti commerciali su scala globale. L’attuale scenario geopolitico sta mettendo a dura prova le Aziende che sono costrette a diversificare strategie di mercato e destinazioni.

Federvini Trend del PIL

Proposte Federvini

Generali

  1. Sostegno alle imprese
    In questa difficile congiuntura, è necessario supportare le aziende dei nostri comparti – vini, spiriti e aceti – dal punto di vista delle forniture energetiche, promuovendo altresì l’adozione di energia da fonti rinnovabili e l’elaborazione di misure volte a incentivare il miglioramento dei processi produttivi, di logistica e di stoccaggio finalizzati all’efficientamento energetico e all’innovazione, insieme alla promozione di percorsi di internazionalizzazione.
  2. Comunicazione e promozione
    Sosteniamo fortemente l’istituzione del Comitato interministeriale per il Made in Italy, e riteniamo opportuno che si provveda all’elaborazione di un piano di comunicazione integrato per supportare i vini, gli aperitivi, gli amari, i liquori, i distillati e gli aceti sui mercati esteri e in relazione al consumo interno, con una particolare attenzione ai flussi turistici.
  3. Dieta Mediterranea, alcol & salute
    L’Italia rappresenta un modello equilibrato e virtuoso, nettamente contrapposto allo stile di consumo del Nord Europa. In tal senso, è necessario che le Istituzioni nazionali difendano la Dieta Mediterranea e il consumo responsabile che caratterizza le nostre tradizioni per renderle un modello virtuoso di riferimento a livello europeo e internazionale, contrastando al contempo proposte di policy che demonizzano i prodotti alcolici in sé e per sé, senza distinguere tra consumo e abuso.

Vini

  1. Digitalizzazione
    La mole di informazioni che i produttori sono tenuti a comunicare ai consumatori aumenta sempre di più, rischiando di rendere le etichette di difficile lettura e comprensione e, quindi, del tutto inefficaci per una corretta informazione del consumatore. Tuttavia, il digitale rappresenta una chiave fondamentale di supporto, per coniugare le giuste richieste di informazioni e la sostenibilità della comunicazione. In tal senso, le novità introdotte dalla recente riforma PAC in materia di etichettatura e presentazione dei vini e delle bevande a base di vino vanno nel segno auspicato dal settore, consentendo di riportare la dichiarazione nutrizionale e la lista degli ingredienti in un’etichetta digitale. In questo, il progetto U-label, promosso dalle Associazioni europee Comité Vins e spiritsEUROPE rappresenta uno strumento estremamente innovativo per rispondere alle necessità di etichettatura nutrizionale, degli ingredienti, della sostenibilità e degli imballaggi, nonché in relazione al consumo responsabile, tramite la scansione di un semplice QR Code. Sul piano nazionale, la digitalizzazione degli adempimenti è una scelta non più procrastinabile: è ormai tempo di completare la dematerializzazione del registro di cantina, collegandolo con il nuovo schedario viticolo grafico, per una maggiore tracciabilità delle produzioni e una più moderna tutela del vino, patrimonio comune dell’Italia.
  2. Promozione
    Misure di sostegno alla promozione delle nostre produzioni sono fondamentali in un contesto in cui sempre di più sono i mercati esteri ad offrire maggiori opportunità di business per le nostre imprese, all’interno di un panorama internazionale caratterizzato da una crescente concorrenza tra regioni economiche e da instabilità geopolitica. Diventa quindi fondamentale contrastare i tentativi di esclusione delle bevande alcoliche, vini inclusi, dalla politica di promozione europea dei prodotti agricoli, dato che ciò si tramuterebbe in un danno discriminatorio e non giustificato di molteplici produzioni di eccellenza a livello nazionale.

Spiriti

  1. Accise
    Riteniamo fortemente necessario che non si proceda a innalzare le attuali accise sugli spiriti. Difatti, da un lato gli scorsi aumenti non hanno portato a un proporzionale aumento delle entrate per l’Erario; dall’altro, aumentare le accise andrebbe a colpire aziende fortemente radicate sui territori, e spesso in aree altrimenti marginali, danneggiando attori che portano valore aggiunto in termini di sviluppo locale, lavoro, marketing territoriale, imposte. Riteniamo fattibile avviare invece un percorso che porti ad una graduale riduzione del 5%.
  2. Sburocratizzazione
    Le fascette del Contrassegno fiscale risalgono al Regno d’Italia e alla Seconda Guerra Mondiale, imponendo una serie di complicazioni burocratico-operative a cui è sempre più difficile adempiere per le aziende, specie alla luce delle normative sulla tracciabilità, che risultano estremamente più efficaci del Contrassegno nel tracciare e monitorare i flussi dei prodotti. Al contrario, non vi sono evidenze – a livello italiano o europeo – che l’impiego del Contrassegno sia in qualsivoglia maniera legato positivamente alla riduzione della contraffazione e del contrabbando, fenomeni sociali invece direttamente legati alle restrizioni sui consumi e in termini di imposizioni fiscali punitive. 

Aceti

  1. Tutela
    È necessario che le Istituzioni a qualsiasi livello rafforzino le azioni per difendere l’Aceto Balsamico di Modena da imitazioni, evocazioni e ogni altra forma di usurpazione, tutelando una eccellenza di prim’ordine del panorama nazionale. Allo stesso tempo, non appare più rinviabile una seria politica di promozione e tutela dell’aceto di vino italiano.