Dopo otto anni il Singani ha finalmente ricevuto la propria designazione di distillato negli Stati Uniti. A sostenere con forza la richiesta il regista premio Oscar Steven Soderbergh che importa il distillato dalla Bolivia. Precedentemente era registrato dall'Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau (TTB) nella sezione "brandy". Il distillato d'uva Muscat of Alexandria boliviano vede così riconosciuta la sua storia lunga più di 500 anni.
Soderbergh distribuisce il suo marchio Singani 63 negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Tuttora lo spirito è relativamente sconosciuto al di fuori della nativa Bolivia.
"La classificazione legittima la narrazione come poche altre cose possono fare - dice Soderbergh -. Non solo il singani è un'acquavite unica che soddisfa i criteri, ma l'etichetta "brandy" confondeva i consumatori". Durante gli otto anni del processo il regista è stato "ambasciatore" del commercio internazionale, gettando le basi per il contemporaneo riconoscimento del bourbon e del whiskey del Tennessee in Bolivia. Soderbergh racconta: "Ho avuto diverse conversazioni con Steve Luttmann, che ha progettato l'approvazione della cachaça, e ho capito che c'era bisogno di un aspetto transazionale". La Bolivia è diventata il 44° Paese a importare questi whisky.
Ancora oggi molti amanti dei cocktail non hanno idea dell'esistenza del Singani, distillato dallo spirito floreale unico.
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